Verity by Colleen Hoover

autore:Colleen Hoover [Hoover, Colleen]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 2023-09-22T12:00:00+00:00

14

NON sono riuscita a chiudere occhio, per questo ora mi sto versando la seconda tazza di caffè e sono appena passate le otto.

Sono in piedi davanti al lavello della cucina, a fissare fuori dalla finestra. Ha iniziato a piovere verso le cinque di mattina, mentre Jeremy mi stava stringendo e io fingevo di dormire.

April parcheggia l’auto nel vialetto fangoso, proprio mentre lo sto guardando. Mi chiedo se Jeremy le racconterà cos’è successo.

Stamattina non l’ho incrociato. Suppongo sia ancora al piano di sopra, dove di solito si trattiene fino all’arrivo di April. Non voglio farmi trovare in cucina da lei, quindi mi volto per andare nello studio, urtando inaspettatamente Jeremy. Per fortuna lui attutisce il colpo facendo un passo indietro e afferrandomi per le spalle, perché altrimenti avrei versato il mio prezioso caffè.

Sembra stanco, ma non mi aspettavo niente di diverso, visto che è colpa mia.

«Buongiorno», mi dice come se niente fosse.

«Buongiorno», sussurro. Non so perché.

Si sposta in modo da piazzarsi proprio accanto a me, sporgendosi in avanti come se non volesse che la nostra conversazione giungesse a orecchie indiscrete. «Ti sentiresti meglio se mettessi un gancio di sicurezza alla porta della camera da letto?»

La sua domanda mi confonde. «Be’, posso già chiuderla a chiave.»

«Intendo, all’esterno», chiarisce.

Oh.

«Ti posso chiudere dentro dopo che vai a dormire e aprirti prima che ti svegli. Se hai bisogno di uscire, puoi mandarmi un messaggio o chiamarmi e io verrò giù a liberarti in due secondi. Penso che dormirai meglio, sapendo che non puoi uscire dalla stanza.»

Non sono certa di ciò che provo al riguardo. Mi sembra più drastico di un lucchetto all’interno della porta, anche se hanno lo stesso scopo, ovvero tenermi chiusa dentro la stanza. Malgrado la cosa mi metta a disagio, mi sentirei peggio a sapere che potrei di nuovo deambulare nel sonno. «Sì, grazie.»

April entra e si ferma davanti alla cucina. Jeremy continua a guardarmi, ignorandola del tutto. «Ho come l’impressione che tu abbia bisogno di fare una pausa oggi.»

Distolgo lo sguardo da April e mi concentro su Jeremy. «Preferisco tenermi occupata.»

Mi studia per qualche istante in silenzio, prima di annuire comprensivo.

«Buongiorno», dice April, togliendosi le scarpe infangate.

«Buongiorno, April.» Jeremy risponde con disinvoltura, come se non avesse nulla da nascondere. Le passa accanto, dirigendosi verso la porta sul retro. Lei non si muove. Mi fissa con gli occhiali sulla punta del naso.

«Buongiorno, April.» Io non sembro così innocente come Jeremy. Mi rintano nello studio di Verity e inizio la mia giornata, nonostante non riesca a mettere da parte quello che è successo ieri sera.

Passo la mattinata a rispondere alle e-mail. Corey mi ha inoltrato alcune interviste, una cosa che non mi è mai capitata. Molti intervistatori pongono le stesse domande: vogliono sapere per quale motivo Verity mi abbia assunta, in che modo io abbia intenzione di arricchire la serie, come io sia finita a scrivere per lei. Copio e incollo molte delle risposte.

Dopo pranzo sviluppo una bozza di trama per il settimo libro. Ho rinunciato a trovarne una, quindi mi sono messa d’impegno a costruirla da zero.

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